Dopo la solennità di Pentecoste, riprendiamo il Tempo Ordinario. E lo facciamo con una festa che è nel cuore della nostra fede: la Santissima Trinità. Infatti, la fede cristiana è cristologico trinitaria: parte da Cristo, che è la via, per arrivare alla Santissima Trinità che è la nostra meta. Celebrando questa solennità, ci ritroviamo tutti insieme come famiglia perchè, per il Battesimo siamo stati immersi nel cuore di Dio/Trinità. La 1ª lettura ci presenta una caratteristica di Dio, fondamentale per la nostra fede: l’amore misericordioso. Dopo aver ricevuto le Tavole della Legge, Mosè si ripresenta sul monte Sinai. E il Signore passa davanti a Mosè proclamando: “Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e fedeltà” (v.7). Vedete, è Dio stesso che parla e si presenta come Dio misericordioso e pietoso e ricco di amore e pietà. Ed è per questo amore, per la sua misericordia, che Mosè gli chiede  Dio di camminare in mezzo al popolo (v. 8), e chiuda gli occhi sui peccati e le infedeltà! La misericordia di Dio è un dono sconfinato a cui possiamo sempre attingere, perchè non conosce limiti di tempo e di situazioni. Il vangelo di oggi sviluppa, fino alle ultime consequenze questo amore indicile di Dio che: “Ha tanto amato il mondo  da dare il Figlio” perche nessuno dei suoi figli sulla terra vada perduto (v. 16). E questo lo ripeterà san Paolo con le lacrime agli occhi, “Cristo è morto per me!” (Gal 2,20; Rom 5,6), questo perchè, e lo spiega lo stesso Gesù a Nicodemo: “Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchè sia salvo per mezzo di lui” (v. 17).

Nella 2ª letura abbiamo uno dei passagi più espliciti di tutta la Bibbia sulla rivelazione del mistero Trinitario. E’ la conclusione della 2ª lettera di san Paolo ai Corinzi. Saluta la Comunità augurandole la grazia, la comunione e l’amore di Dio/Padre/Figlio e Spirito Santo. E’ nel nome della santissima Trinità che veniamo alla fede nel battesimo, che iniziamo e terminiamo la nostra giornata, tutte le nostre celebrazioni, e terminiamo la nostra vita raccomandati dalla Chiesa all’amore misericordioso del Dio/Trinità. La fede in Gesù non si ferma a Lui, ma si apre all’orizzonte della Trinità, perchè Lui  è il cammino verso di Essa.

Qual’e l’idea che noi abbiamo di Dio? È quella trasmessaci dalla Bibbia, dai Vangeli, da Gesù? O è frutto della nostra fantasia? È importante avere un’idea certa di Dio, perchè la nostra vita si rispecchia in Lui:  Dio non è solitudine, non è individuo, è comunità d’amore, ed in questa comunione è chiamata a rispecchiarsi la nostra famiglia, la Chiesa, la società umana. E la nostra vita personale deve avere come riferimento l’unità, la comunione, l’amore di Dio Trinità. Che Gesù, il rivelatore di Dio ci orienti sempre di più verso e nel cuore della Trinità, in questo oceano di amore, già da qui sulla terra.  La rivelazione di Dio Trinità, comunione di persone, Padre, Figlio e Spirito Santo, è la novità più grande apportata da Gesù. Dio è amore, quindi relazione. Gesù parla del Padre e dello Spirito Santo mettendoli sempre in relazione con Lui. In Gesù abbiamo appreso che Dio è tanto misericordioso che non si stanca di perdonare. Abbiamo sempre la possibilità di ritornare a Lui con la certezza di essere accolti tra le sue braccia: perchè il suo amore è più grande dei nostri peccati! Noi della Famiglia Trinitaria siamo stati fondati da san Giovanni de Matha per diffondere nel mondo il profumo di questo amore. E spargerlo dove la sofferenza ha preso il sopravvento, soprattutto con i cristiani perseguitati a causa della loro fede.